CARLO FEI. DOPPIA ESPOSIZIONE n. 6
Dal 21 ottobre al 10 dicembre 2011 Inaugurazione giovedì 20 ottobre 2011 ore 18.00
PREVIEW PER LA STAMPA Mercoledì 19 ottobre, ore 13.00
Museo
Pecci Milano Ripa di Porta Ticinese, 113 – Milano
Il Museo Pecci Milano, spazio espositivo distaccato del Centro per
l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, dal
20 ottobre al 10 dicembre 2011 presenta il progetto speciale di Carlo
Fei intitolato Doppia esposizione 6.
Il progetto espositivo per il Museo Pecci Milano
rappresenta il sesto capitolo di una serie inaugurata da Fei presso lo spazio
Zelle Arte Contemporanea di Palermo nel 2008, e sintetizzata nel concetto ambivalente
di Doppia esposizione, intesa come
proposta del suo lavoro fotografico e come intervento ambientale che assume a
propria volta valore di opera.
Nella sede milanese del Museo
Pecci la duplicità del progetto è sottolineata dalla collocazione dei lavori
alle due estremità dello spazio espositivo, corrispondenti alle opposte
polarità su cui Fei ha concentrato la propria ricerca dal 1998, e inoltre dalla
presenza di due serie distinte di lavori,
Project
Val di Luce (2007-2010) e Papaveri
(2011).
Project Val di Luce include il lavoro fotografico,
con la sua prerogativa di fissare il momento, e una riflessione sulla
"realtà" e sull'impossibilità di arrestare il flusso continuo di vita
e morte. Lo sguardo sul paesaggio e la "natura" di tale sguardo,
inteso come rivelazione dell'essenza astratta della fotografia in quanto
negazione dell'elemento fenomenico, conduce Fei all'unione dialettica
dell'apparenza e della sostanza (acqua, terra), della luce e dell'oscurità (Black Light), del positivo e del
negativo (Né più né meno).
Il soggetto ripreso è un
"pretesto", come afferma Fei, per intraprendere un'indagine sull'idea
stessa che sottende all'immagine: un attraversamento o shining, di cui il bagliore sfolgorante della luce è la metafora
significativa; un'immersione nella totalità avvolgente dell'oscurità che
sottrae il discorso sulla fotografia alla sua stessa presenza, evidenziata
dalla simultanea disposizione degli elementi naturali dentro le forme
simboliche del positivo e del negativo. L'esito finale della fotografia è
l'irriconoscibilità della rappresentazione che sprofonda nell'abisso dilagante
del nero e, d'altra parte, approda all'apparizione sfolgorante del bianco
ripetuta all'infinito nel video Di oscuri
siti (2010) della durata di appena 13 secondi.
Papaveri è
l'ultima serie fotografica realizzata da Fei, in un personale tributo al testo
musicale di Fabrizio De Andrè: “Dormi
sepolto in un campo di grano, non è la rosa, non è il tulipano che ti fan
veglia dall'ombra dei fossi ma sono mille papaveri rossi”.
Ciascun fiore si staglia
nitido su fondo nero, ingigantito nella scala e inesorabilmente fissato al
punto in cui l'immagine della vita e della morte che esso incarna coincidono e
si confondono fra loro, per ribadire ancora una volta il concetto filosofico
secondo cui "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si
trasforma", evocato dall'espressione Né
più né meno che comprende anche quest'ultima serie di fotografie. Biografia dell’artista
Carlo Fei è nato nel 1955 a Firenze, dove vive e lavora.
Laureato in pedagogia con una tesi sperimentale sull'utilizzo della fotografia
di ritratto per casi di psicodiagnostica, ha compiuto anche studi musicali e
fatto esperienza tecnica di laboratorio in chimica e fisica. Dalla fine degli
anni settanta opera come fotografo professista nel mondo dell'arte,
collaborando con gallerie, riviste, musei, istituzioni pubbliche e private fra
cui il Centro Pecci di Prato, la Fondazione Pitti Discovery di Firenze, il
Palazzo delle Papesse di Siena, il Museo Marino Marini di Firenze, la Galleria
civica d'arte contemporanea di Modena. Dai primi anni Novanta ha sviluppato un
autonomo percorso di ricerca artistica, presentato in mostre collettive e
personali sia in Italia che all'estero.
Nel 2009 ha realizzato un
multiplo in forma di scatola contente la serie di 12 stampe fotografiche di Project
Val di Luce. Da questo è nato il successivo progetto editoriale Black
Light, realizzato in collaborazione con il Centro per l'arte
contemporanea Luigi Pecci e pubblicato nel 2010 da SilvanaEditoriale, Milano.
Il volume comprende 44 fotografie, una conversazione di Carlo Fei con Elio
Grazioli e un contributo di Stefano Pezzato.
Entrambe le realizzazioni
saranno presentate in occasione dell'esposizione al Museo Pecci Milano. Comunicato stampa e immagini in alta risoluzione disponibili su http://www.studiopesci.it/index.php?show=elenco&id=1044
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