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Artist Statement -



My passion for the art is born with me.

The comic, the great names of the illustration have given me a push and an unbelievable passion to learn and to deepen techniques and my style.
I have looked for a lot him in of me, a way of drawing and to paint that represent me. The airbrush allows me this.
In these years, I have tried to create my style to paint with an airbrush and the color in the hands.

A way of representing emotions, using material modern and not usual in artistic field, as metallic or kameleon colors for example.
I have known the great names of the Italian Airbrushers and foreigner.
Not only it is work for some but also a style of the life.
The experiences that they lives in this environment are stimulating above of every imagination, new ideas, material new, new techniques, new friends.. the limit only seems own ability.

I like a lot it.

www.artekaos.com/AboutMe.htm

Artist Exhibitions



- March 2011,Germany.Overture Art Gallery.
- "HF ART Exibition", London november 2010.
_ "1° International DiplomArt Exibitions", Sheraton Fiji Resort;
Fiji September 2009.
_ "50TH Anniversary of Brookmanspark Village", June 2009 London.
_ "Homo Faber", Roma Eur, 19/26 June 2008.
_ "The Harmony and Tranquility of Mankind", at the European Commission in London.
12-23 November 2007.
_ October 4/7 2007 ,Olympia Tower, Londra. Manifestation 'Viva Italia', represented by HF Contemporary Art .
_ Personal to RAS Insurance, Bologna, September/October 2007.
_ "Soft Equilibrium",18-29 September 2007,Candid Arts Trust, Angel Islington London.
_ Manifestation "Artinelbosco", Torrate di Chions , 1/2 September 2007.
_ SUMMER EXHIBITION in Graz- Austria. Maria Troust,17 July - 11 August, 2007
_ Festival of Art, Bologna July/August 2006.
_ Collective of italian Artists to Art gallery "Marie-Claude Guinard" , Paris,18/25 Febrary 2006
_ Personal to Hotel Boscolo Tower, October 2005.
_ Celeste Prize, for the Figurative and multimedial Art in Italy; San Giminiano(Siena),September/November 2005.
_ Collective "Leonardo da Vinci", Olbia July 2005 (Winner to Critics prize).
_ Festival of Art,Bologna July/August 2005.
_ Manifestation "A spasso nell'Arte", Savona 2005.
_ "Biennale d 'Arte Contemporanea "Leonardo Da Vinci", in Olbia, July 2005.
_ 10° International Art Contest "Le Caravelle"; 1° prize.
Cited to magazine "Art Jurnal", to winner in Mixed Media section.
_ Exposition to Art Gallery "l'Angelo Azzurro", Piazza Dei Satiri Roma, November 2004.
_ Collective "Una strada per l'Arte", Roma August 2004....

Artist Publications



"Homo Faber" 2008

L' immediata piacevolezza cromatico compositiva dei lavori di Rinaldi erroneamente potrebbe indurre a soffermarsi su considerazioni di carattere puramente estetico. Al contrario, la singolarità della sua poetica nasce da un' originalissima considerazione dell' ispirazione artistica.
E' palese che Rinaldi sia attratto dal Caos, un Caos intenso sia come mescolanza incontrollabile delle sensazioni umane, sia come impossibilità di interpretare oggettivamente qualsiasi dato sensibile. Al contrario della comune aspirazione umana, eterna e parzialmente illusoria, Rinaldi non tenta di apporre un ordine, anche arbitrario a questo Caos esistenziale per intraprendere la via della comprensione intellettuale: si lascia coinvolgere nel disordine, trasportare dal dal tumulto delle emozioni quotidiane; scivola sopra e al di là di ogni tentata comprensione, consapevole che nessuna sensazione potrà mai essere prevista volontariamente.
Tra tutti gli stati emozionali che l' Anima può vivere, l' ispirazione è sicuramente la più inspiegabile, eterea e mutevole; se inutili sono i tentativi di oggettivarla, l'unico approccio cognitivo possibile è una traduzione immediata, quasi automatica, della sensazione che ha prodotto. Il ricordo che permette all' Artista di impressionare sulla tela il momento della propria ispirazione, dunque, ha un filtro intellettuale ridotto al minimo, come se quel ricordo non passasse attraverso la mente ma rivivesse sulla pelle dell' Artista stesso.
I volto rappresentati nelle Opere in mostra fluttuano in un Caos di colori e riflessi di luce, come se le loro stesse sembianze non fossero altro che un prodotto accidentale di un gioco d'ombre.
L' armonia delle sfumature cromatiche sembra alludere alla leggerezza dell' esistenza in sè: è l' uomo a dare peso e consistenza alla propria vita caricandola delle proprie sensazioni.

Testo Critico a cura di:
Cecilia Paolini
Curator of 'Homo Faber' Art Exhibition 2008
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"Viva Italia Show" 2007

"..The young Italian artist ALESSANDRO RINALDI, born in 1974 in Bologna,enthralls art lovers and collectors alike on account of his unusual style and techniques, of a subtle fusion of metallic and cameleon colours applied by hand and airbrush, giving the impression of a three-dimensional, visual impact. His particular form of artistic creation allows him to express basic human emotions as well as give his imagination free rein. He regularly shows his work in major exhibitions in Europe and the States."

Helga Fox, Ph.D., FIL, FRSA
Curator of 'Viva Italia' Art Exhibition 2007
HF Contemporary Art
Copyright by ARTEKAOS.COM
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“Le apparenze ingannano”

Il mondo che agita l’immaginario artistico di Alessandro Rinaldi assomiglia all’antica macchina di proiezione filmica dei fratelli Lumière. Ogni giro di manovella i fotogrammi si assemblano e danno corpo al ritmo ed al movimento delle immagini.
E questo susseguirsi di realtà alterate, deviate, allucinate, scomposte, danno il via ad una nuova avventura che diverrà la più potente fabbrica dei sogni mai inventata dall’uomo.
La tecnica dell’aerografia, una scelta maturata dall’artista Rinaldi dal 1991, ci trasporta su campi di sperimentazione e di creatività empiriche, che sembra , riproporci la stessa meraviglia di un “principio” base per nuove scoperte e nuove indagazioni .
L’artista si esprime su oggetti o supporti diversi: caschi, automobili, moto, dischi in vinile, piastrelle, carta, muri intonacati..
Questa varietà di materiali da utilizzare è la bottega-macchina di montaggio che, con magistrale perizia, ri-costruisce i simboli e le verosimiglianze di un’epoca che ha smesso di sognare e vive di trasparenze trasognate o di apparenze che non ingannano.
L’arte di Alessandro Rinaldi ci richiama al movimento minimalista ed a una letteratura degli anni settanta/ottanta, ad una generazione definita eretica.
Sono autori di storie vissute e narrate, sono gli autori della ricerca di concretezze e di ricerca di spazi immaginari, di nuovi sogni, di nuove ombre , di scenari utopici per una generazione priva di ambizioni personali.
Anche Alessandro Rinaldi è scrittore di storie vissute, ma usa il senso del frame, la velocità dell’istantanea, la tecnica del montare e smontare il video-clip.
E’ nel video-clip che, in effetti, si nasconde il segreto di un giovane artista che nell’immagine della quotidianità vede la rinuncia, l’assenza, la mancanza di vitalità.
I soggetti sono dunque quelli offerti e prodotti dal mercato di consumo e dall’effimero sentimento di appartenenza ad una modernità agonizzante. La consapevolezza che, ormai, l’uomo non è più pensiero, ma urlo, lacerazione del sé e turbamenti dovuti da un diffuso disordine dei linguaggi verbali ed espressivi, fa girare la “manovella” del nuovo immaginario, dove non vivono sogni di speranza o di natura felliniana, ma vivono, a volte, in modo perverso o trasgressivo, le apparenze o i non-sogni.
Le apparenze prevalgono e sono le allucinazioni, i miraggi di una generazione che destina la propria essenza nella contraddittorietà dei “valori” dell’essere non più riconoscibili, anzi mascherati e dissacrati nei nuovi percorsi artistici.
Alessandro Rinaldi mentre mostra la vacuità del tempo corrente senza nome e distinzione, tende ad idealizzare l’elemento corporeo delle cose, dei volti, delle figure femminili.
Una corporeità che assume connotazioni diverse: dal gioco della corporeità come volume e peso specifico in una visione deturpante, alle linee in rilievo cromatico dei volti e del corpi femminili.
Se l’arte è una forma speciale di espressione e di comunicazione, nell’opera di Alessandro Rinaldi, l’arte diviene soprattutto testimonianza di un epoca, esprime tutto il disagio della fragilità con cui si vuole, ancora, dare un senso alla continuità della vita come un divenire di un destino non desiderato.
Siamo di fronte ad immagini che non ci consentono indagini psicologiche o animistiche trattazioni, ma fruiamo di immagini “réportage” che pervadono la nostra sensibilità ed il nostro quotidiano immaginario: sono le sequenze delle “apparenze” , distintivi ingannevoli della nostra biografia.

Prof. Franchino Falsetti,
Critico d’arte
Galleria d'Arte 18
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